Nel mondo della produzione audiovisiva, due termini ricorrenti sono "videomaker" e "filmmaker". A prima vista, potrebbero sembrare sinonimi, ma in realtà indicano due approcci e ruoli professionali con sfumature e obiettivi ben distinti.

Videomaker vs. Filmmaker: facciamo luce sulle differenze (e perché è importante!)
Nel mondo della produzione audiovisiva, due termini ricorrenti sono "videomaker" e "filmmaker".
A prima vista, potrebbero sembrare sinonimi, ma in realtà indicano due approcci e ruoli professionali con sfumature e obiettivi ben distinti.
Comprendere questa differenza non è solo una questione di definizione, ma ti aiuterà a capire meglio a chi rivolgerti per il tuo progetto e, per noi professionisti, a comunicare al meglio la nostra specializzazione.
Il Videomaker: il maestro dei contenuti su misura.
Come abbiamo visto nel nostro precedente articolo, il videomaker è un professionista versatile che si occupa di tutto il processo di realizzazione di un video, dall'idea al prodotto finito. Il suo raggio d'azione è ampio e spazia dalla creazione di:
• Video aziendali: promozionali, istituzionali, di presentazione prodotti/servizi.
• Video per eventi: matrimoni, concerti, conferenze, fiere.
• Video musicali: per artisti emergenti o affermati.
• Contenuti per il web e i social media: clip brevi, video verticali, vlog.
• Interviste e testimonianze.
Caratteristiche distintive del videomaker:
• Approccio pratico e "all-in-one": Spesso il videomaker gestisce in autonomia o con un piccolo team tutte le fasi (pre-produzione, riprese, montaggio, post produzione).
• Focalizzazione sul messaggio e l'efficacia comunicativa: L'obiettivo principale è trasmettere un messaggio specifico o catturare un evento in modo diretto ed efficace, spesso con tempi di realizzazione più rapidi.
• Versatilità: Si adatta a diverse tipologie di progetti e settori, mettendo a disposizione competenze tecniche e creative per rispondere a esigenze variegate.
• Budget e dimensioni del progetto: Generalmente lavora su produzioni con budget più contenuti e team più snelli rispetto a una produzione cinematografica.
Il Filmmaker: il regista di storie complesse
Il termine filmmaker (letteralmente "creatore di film") è più spesso associato al mondo del cinema e delle produzioni narrative complesse. Sebbene anche un videomaker "racconti storie", il filmmaker lo fa con un'enfasi maggiore sulla narrazione cinematografica e artistica. Si occupa di:
• Lungometraggi e cortometraggi: opere di finzione con una sceneggiatura articolata.
• Documentari: progetti che approfondiscono temi specifici con un taglio autoriale.
• Spot pubblicitari complessi: con elevato valore produttivo e una forte componente narrativa.
Caratteristiche distintive del filmmaker:
• Visione autoriale e narrativa: Il filmmaker è spesso il "regista" con una visione creativa chiara e complessiva del progetto. È la mente dietro la storia, lo stile e l'atmosfera.
• Strutture produttive più ampie: Lavora tipicamente con un team molto più vasto (truppa cinematografica) con ruoli specializzati: direttore della fotografia, scenografo, attori, fonici di presa diretta, ecc.
• Budget e tempi più estesi: I progetti di un filmmaker richiedono solitamente investimenti maggiori e tempi di produzione più lunghi, a causa della complessità della narrazione e della scala del progetto.
• Enfasi sulla "storia" e l'esperienza immersiva: L'obiettivo è creare un'opera che trasporti lo spettatore in un universo narrativo, stimolando emozioni e riflessioni profonde.
Quando i confini si sfumano: videomaker e filmmaker spesso si incontrano
Ed ecco il punto cruciale: sebbene le definizioni delineino due profili distinti, nella pratica del settore audiovisivo i confini tra videomaker e filmmaker sono spesso fluidi e in continua evoluzione.
Molti videomaker con il tempo affinano le loro capacità narrative, si dotano di attrezzature più sofisticate e si cimentano in progetti con un taglio più autoriale, avvicinandosi di fatto al ruolo del filmmaker. Allo stesso modo, non è raro che un filmmaker, magari agli inizi della carriera o tra un progetto cinematografico e l'altro, si dedichi a produzioni più "commerciali" o di eventi, mettendo a frutto le sue competenze narrative e tecniche anche in contesti diversi.
In un'epoca in cui la tecnologia democratizza sempre più l'accesso agli strumenti e le piattaforme di distribuzione sono infinite, è sempre più comune trovare professionisti che riescono a spaziare tra entrambi i mondi. La vera distinzione, quindi, spesso non risiede tanto nel titolo che ci si auto-attribuisce, quanto nel tipo specifico di progetto che si sta affrontando in quel momento e nell'approccio creativo e produttivo che esso richiede.
In definitiva, un videomaker è il professionista ideale per chi cerca un video efficace, versatile e realizzato su misura per le proprie esigenze comunicative. Un filmmaker, invece, è la scelta giusta per chi ha in mente una vera e propria "opera" narrativa, con ambizioni cinematografiche e un focus profondo sullo storytelling. Ricorda però che il talento e la passione non conoscono confini, e il mercato oggi offre opportunità per entrambe le figure, spesso permettendo loro di incrociarsi e persino sovrapporsi.
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